Linda
E se il tuo Dolore ti scrivesse una lettera?
Aggiornamento: 20 feb 2019

Cari Mad Muffins, gennaio è letteralmente volato! Le cose da fare per realizzare questo sogno di carta sono sempre tantissime e il tempo, ahimè, davvero poco. Le illustrazioni, per ora, hanno subíto un piccolo rallentamento per vari accadimenti di vita, ma nonostante questo gli ingranaggi di Ciscandra continuano a girare con tenacia. Portare alla luce questo libro ci sta insegnando a coltivare la pazienza e la costanza, a essere un po' come le gocce d'acqua che in modo inappariscente riescono però a scavare anche la roccia. Siamo delle crisalidi sospese. Fuori, nel mondo, imperversa il cambiamento assordante e dentro è tutto un fuoco in divenire, alternato al buio di un futuro che a volte spaventa. Forse sarà proprio questa gestazione piena di determinazione, accompagnata alla speranza, a rendere questo viaggio onirico davvero unico (quando sboccerà). E tutto questo sarà reso ancora più speciale dal fatto che voi, cari Mad Muffins, sarete testimoni di una nascita tenera e incontrollabile, una luce piena di fragilità ma anche di grande tumulto. Gennaio è stato comunque importante perché qualcosa ha preso forma. Siamo infatti lieti di presentarvi una delle ricompense handmade che saranno presenti nel crowdfunding!

Di cosa si tratta?
Nel suo viaggio Ciscandra sarà costretta a confrontarsi con il suo Dolore, simboleggiato da una donna con la coda di scorpione. Da lei apprenderà forse uno dei più grandi insegnamenti: non bisogna scappare, perché il Dolore è pronto a diventare un'ombra violenta; ognuno deve prendersi cura, come meglio riesce, di questo difficile compagno. Solo così questo, un giorno, potrà anche sbocciare, diventare una crepa d'oro, una crescita potente e inestimabile.
È vero, il prezzo da pagare è alto e si tratta pur sempre di una crepa, di una ferita profonda. Curarla non è facile. Bisogna raccogliere coraggio, pazienza, determinazione. Bisogna imparare a restare crocifissi nel conflitto, fidandosi della vita, che non ci dimentica mai. Bisogna diventare tenaci, come gli eroi delle fiabe che leggiamo sempre, e essere capaci anche di lasciarsi cadere quando si è stanchi, permettersi di sentirsi fragili.
Questo è uno dei compiti più difficili del mondo e il Dolore è un amico molto difficile. Ci dona cose piene di spine, e ci si mette davvero tanto a trasformare quelle cose in una rosa. Ma non dobbiamo mai dimenticare che se le ombre ci inseguono nella quotidianità e nei sogni, è perché vogliono essere viste e ascoltate. Hanno qualcosa da raccontarci. Sono draghi che vogliono essere guardati negli occhi.
In cosa consiste questo premio?
"La Rosa della Donna Scorpione" consiste in:
Un barattolo di vetro contenente una rosa stabilizzata (le rose stabilizzate sono rose VERE che vengono sottoposte a un trattamento speciale per non appassire. Sono rose eterne e restano intatte - a patto di essere custodite lontano dalla luce diretta del sole). Il barattolo è interamente decorato e impreziosito con ingranaggi, chiavi, scritte, nastri, carta, stampe e con alcune parti dipinte a mano.
Insieme alla rosa, chi sceglierà questa ricompensa, riceverà anche una pergamena personalizzata scritta a mano: una lettera dalla propria Ombra.
Cosa scriverebbe il Dolore che vi cammina accanto da tanto tempo? Quali sfumature, mondi, sguardi avrebbe da mostrarvi? Quali richieste da farvi?
Di sicuro vi chiederebbe di prendervi cura con amore di questa rosa, perché lui, in fondo, è simboleggiato da questo fiore eterno. A volte è un rosso urlante che desidera solo graffiare con rabbia il mondo e gli altri, ma è sempre una rosa che ha bisogno della vostra delicatezza.
Vi lascio un po' di foto, ma presto metteremo online un video dove si potrà vedere nei dettagli la ricompensa.





ESTRATTO - LA DONNA SCORPIONE
La donna ha una coda. Un’enorme coda da scorpione nera e mi ha punto. Mi accascio sul pavimento, senza sentire più niente. Sento solo la sua voce: «Ti ho ferito, Ciscandra, ma non morirai per un frammento di oscurità. È la tua oscurità e devi prendertene cura, che tu voglia o no. Forse sì, quando avrai il coraggio di guardare con sincerità i coltelli che ti feriscono, la confusione riempirà ogni tuo capillare e tutto si rovescerà. Forse sì, ti ritroverai sola per strada e tutto il calore e la confidenza che conoscevi si allontaneranno improvvisamente. Ti sentirai persa e abbandonata, gli occhi accoglieranno solo il buio e non riuscirai più a guardare in faccia le persone che ami. La vita ci chiede a volte di fare cose difficilissime. Ci sono dei momenti in cui ci affida tra le braccia un dolore così grande che pensiamo di impazzire. Veniamo messi di fronte a enormi distanze, immensi silenzi e nel cambiamento improvviso il caos regna sovrano. L’unica libertà che abbiamo allora è riconoscere che dobbiamo imparare a restare, che non esiste veramente alcun luogo in cui fuggire. E allora tu prega di riuscire a cullarlo, questo dolore. Prega di non perdere la testa, prega che l’ansia non ti annulli, che la paura non ti offuschi la vista. Prega che la rabbia non ti porti a giudicare le persone come senza speranza. Non avvelenarti con l’odio, l’invidia o il cinismo. Credi nella fiamma che arde nei cuori altrui, anche se è celata da occhi spenti o distratti. È difficile abbracciare l’ignoto che avanza e lasciarsi guidare. È difficile, perché a volte la paura è tanta da svuotarti e troppo sangue gronda dalle nostre mani. Ma cosa c’è di più eroico, se non il resistere, l’aspettare, il portare e sopportare se stessi con cura e pazienza, il lasciare che il tempo levighi le cose, per portarle a nuova forma? Io sono in tutti, Ciscandra. Sono quel vuoto che ti porta a rinchiuderti dietro spessi muri di terrore, sono quel serpente che ti avvolge freddo, proteggendoti fino alla fine, con le zanne e il fuoco. Sono il male insopportabile, che pulsa sotto la tua pelle, quelle ombre che ti osservano lucenti negli occhi di chi disprezzi e quegli uomini neri che ti rincorrono nei sogni. Ma se ti rincorro è solo perché voglio raggiungerti. Ti sto chiedendo solo di non respingermi. Accettami per quello che sono, affinché io non diventi violento. Lascia che le mie lacrime modellino il tuo volto, che scavino nelle tue guance nuovi modi di essere. Cerca per quando possibile di attraversarmi. Cerca di custodire in te una scheggia di speranza, immutata e viva, cosicché io non possa mai distruggerti.»

Cari Mad Muffins,
per questo mese è tutto.
Sappiate che continuiamo a lavorare con amore a questo progetto. Se vi va, vi invito nuovamente a seguirci sui social e a parlare di Ciscandra con persone a cui volete bene.
Un'ultima cosa!

Abbiamo realizzato un piccolo trailer sulla Foresta delle Allucinazioni. Se non ci siete mai stati e volete farti un'idea di cosa potreste incontrare (e vedere) date un'occhiata al video e condividetelo!
Alla prossima,
Linda.